Giovedì 24 giugno, si è svolta la presentazione alla stampa della prima edizione di BiArch – Bari International Archifestival, il Festival Biennale dell’Architettura con più di 50 ospiti nazionali e internazionali e oltre 32 eventi fra mostre, lectio magistralis, conferenze, workshop, installazioni e performance.
BiArch, in programma a Bari dal 1° al 20 settembre, si muoverà contemporaneamente su due diversi piani con l’obiettivo di coinvolgere da una parte un pubblico esperto di professionisti e studiosi, dall’altra tutta la cittadinanza per attivare un percorso di riflessione collettiva e
condivisa dal quale possa scaturire una domanda consapevole di città e di una nuova qualità della vita urbana.
Il progetto è vincitore del bando “Festival dell’Architettura”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, grazie a una progettualità molto ampia che ha coinvolto stakeholder istituzionali quali enti pubblici, università, fondazioni, ordini professionali e rappresentanti della cittadinanza attiva, sollecitando la partecipazione e il protagonismo civile.
Il festival coinvolgerà l’intera città, dal centro alle periferie, e i suoi principali spazi culturali ed espositivi, alcuni dei quali restituiti nel recente passato alla cittadinanza come il Teatro Margherita, l’ex Palazzo della Provincia, il Fortino Sant’Antonio, Spazio Murat, Spazio 13, l’Officina degliEsord i, l’ex Manifattura Tabacchi, gli spazi dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Meridionale, l’ex Arena Moderno; e ancora la Casa delle Culture, il Castello di Ceglie del Campo, piazza Diaz, corso Mazzini e largo Sorrentino. Saranno coinvolti anche spazi privati della città quali gallerie, studi, esercizi commerciali che potranno ospitare eventi temporanei legati al mondo della cultura urbana.
Tre le sezioni in cui si articola il Festival: «Margini – L’architettura e le ferite della geografia», con eventi dedicati alle potenzialità inespresse dello spazio costiero o periferico rurale; «Confini – Lo spazio visto da altre terre», che si concentrerà su esperimenti di riattivazione urbana raccontati attraverso i linguaggi delle arti visive e performative; «Frontiere – Lo spazio di tutti», un focus sui processi di appropriazione degli spazi, dei beni comuni e della coabitazione.
La sezione Fuorifestival è stata ideata per attivare eventi autopromossi e autoprodotti che si svolgeranno nei 20 giorni del BiArch. Associazioni, esercizi commerciali, gallerie, studi professionali, comitati di quartiere e privati cittadini possono partecipare alla call per organizzare all’interno del proprio spazio (domestico, associativo, commerciale o professionale) un evento aperto al pubblico e legato ai temi del Festival. Le proposte, che potranno contemplare mostre, proiezioni, performance, installazioni, workshop o incontri, purché incentrati sulla cultura urbana nelle sue più ampie declinazioni, dovranno pervenire entro il 20 agosto 2021 attraverso il form online disponibile sul sito www.biarch.org.
E’ possibile consultare il programma e seguire tutti gli aggiornamenti sul sito e sulla pagina Facebook del BiArch.