Venerdì 7 febbraio 2020 si è tenuto presso l’Urban Center di Bari l’incontro, organizzato dall’associazione di promozione sociale Ortodomingo in collaborazione con la Fondazione di partecipazione delle buone pratiche, che verteva su temi quali : sostenibilità della qualità della vita, contenimento delle conseguenze dei cambiamenti climatici e soddisfacimento per il benessere della società.
Ad introdurre l’incontro Alessandro Cariello, componente dello staff del sindaco responsabile per i temi urbanistica, rigenerazione e periferie urbane. A seguire, l’assegnista di ricerca Giuseppe Milano ha affrontato il tema del consumo di suolo nella Città metropolitana di Bari, Massimo Blonda, vicepresidente della Fondazione Partecipazioni delle Buone pratiche, ha parlato dei servizi eco-sistemici e Luca Ottomanelli, dell’APS Parco Domingo – comunità empatica e sostenibile, ha narrato e raccontato l’esperienza di Ortodomingo a Bari.
In conclusione si è raccolto l’intervento del prof. Carmelo Torre, docente del Politecnico di Bari, rappresentante della Consulta comunale per l’ambiente.
Il suolo descritto come risorsa naturale e non rinnovabile (per i suoi lunghi tempi di formazione), scrigno di biodiversità, enorme riserva in grado di stoccare l’anidride carbonica e luogo in grado di produrre il cibo che ci alimenta. La crisi climatica, ne sta alterando la vitalità, incidendo sulla qualità della vita, la desertificazione, ne rappresenterà una grave minaccia per la Puglia e il Mezzogiorno. Oggi è il consumo di suolo rappresenta il fenomeno sul quale le comunità e le istituzioni sono chiamate ad interrogarsi. Le recenti trasformazioni urbane e/o territoriali, anche nell’auspicio di riformare la normativa vigente, dovranno integrarsi con un monitoraggio costante dei servizi ecosistemici e dall’adozione preventiva di bilanci ecologici a saldo positivo.
L’esperienza dell’associazione Ortodomingo, attestato dalla Fondazione di partecipazione delle buone pratiche di Bari, che ha trasformato un’area abbandonata in un presidio di gestione sostenibile dell’ecosistema urbano, è stata illustrata come best practice di rigenerazione urbana che coniuga sia il rafforzamento della comunità attraverso azioni collaborative, sia come processo che esprime un vantaggio in termini di servizi ecosistemici per la città.